Si tratta di una raccolta di corsivi pubblicati sul quotidiano "La Repubblica" durante la carriera giornalistica di Stefano Benni. Essi hanno un unico comune denominatore che è il sarcasmo legato a situazioni serie. Parlano infatti degli argomenti più vari come l'ambiente, il traffico, le guerre, la religione, la new economy …, ma in modo cinico e parecchio sarcastico.

I corsivi riportati all'interno del libro si trovano suddivisi per stagione ( inverno, primavera, estate, autunno ) che si riferiscono appunto al periodo della parte in cui sono contenuti. Gli avvenimenti sono spesso inventati e ritraggono di solito alcuni personaggi, anch'essi di pura fantasia, alle prese con situazioni tragicomiche. Queste situazioni come si è appena detto non sono del tutto reali, cioè prendono spunto dalla realtà, ma poi prende piede l'immaginazione dell'autore che tende a trasformarle in comiche e surreali, anche se pur sempre verosimili. In questo modo Benni parla di argomenti seri e difficili in una maniera diversa dal solito.
I corsivi trattano principalmente di tre cose:
- le vecchie tradizioni che scompaiono e l'uomo che cambia con esse;
- lo sviluppo tecnologico e i suoi effetti sulla nostra società;
- la politica e tutti gli aspetti ad essa collegati.
Per il primo argomento si possono portare esempi quali il cambiamento del Natale e la distinzione dei vari casi umani rispetto al "fare regali", al "come passare il capodanno" o al "come passare l'estate".
Per il secondo punto si trovano tratti che parlano dell'entrata forzata ( quasi un obbligo ) della tecnologia in casa nostra, di come non ci si riesca ad abituare facilmente e in fretta ad essa; ma parla anche dei suoi effetti che recano problemi non solo a noi, ma anche al mondo che ci sta intorno per esempio con i cambiamenti climatici; a causa di questi effetti ci sono uomini che, già predisposti psicologicamente e in preda a una fobia, tentano di salvare la natura con certi accorgimenti come fare vacanze a stretto contatto con essa … tutto questo come è ovvio fallisce.
Per l'ultimo punto invece esistono satire su tutti i politici italiani rispetto a diversi argomenti tra i quali quello della guerra e soprattutto Benni fa umorismo sullo strapotere americano e sul ruolo da "padrone" che gli USA hanno nei confronti dell'Italia e dei suoi rappresentanti.

Non è possibile citare ogni singolo personaggio perchè per ogni storia ci sono una serie di personaggi reali (come ad esempio politici) e una serie di personaggi inventati dall'autore.
Quelli inventati hanno una caratteristica comune che è portare all'etremo le proprie paure e convinzioni.

Questo libro è fantastico e Benni è un autore straordinario, non solo perché condivido molte delle sue idee, ma anche perché sa trattare i problemi in un modo diverso dal solito.
Qualcuno potrebbe pensare che sia un uomo superficiale, cinico e distaccato dalla realtà e dai problemi della società visto che fa dell'ironia su argomenti seri del calibro "guerra in Kosovo", ma se lo si legge attentamente si comprende che questa comicità non fa altro che farti capire meglio la triste situazione di cui sta parlando.
Concludendo direi che Benni ha una straordinaria capacità di spiegare i malanni della nostra società in un modo nuovo e che questo libro ne è sicuramente la conferma.

Luca Pancani